domenica 31 maggio 2009

l'uomo è il sole e la donna è la luna. chi è più coraggioso? la donna. perchè la luna esce di notte

venerdì 18 aprile
sto scrivendo random.
devo ancora mettere in ordine il viaggio e le emozioni. mi sembra di essere in giro da giorni...ma sono sole poche ore che sono in chiapas. so che ci tronerò. troppe cose le ho solo sfiorate. tante parole questa parte di messico mi deve ancora sussurare... la selva lacandona, il canyon del sumidero, i molti pueblos che circondano queste incredibili montagne. oggi ho avuto un emozione molto intensa all'interno della cattedrale di chamula...come se fossi entrata in contatto con la parte più vulnerabile di me.
mi sono lasciata andare, istintivamente...domani ci tornerò. con più calma.
san juan de chamula è nel cuore del Chiapas a 2.300 mt di altezza. è lo stato del rivoluzionario subcomandante Marcos. è un misterioso villaggio dove sacro e profano, riti indigini e globalizzazione si fondono in una mistica miscela dando vita a questo curioso villaggio.
chamula è estesa per circa 100km quadrati ed ha una popolazione di circa 70 mila persone. non si direbbe a guardarla dall'alto. una grande piazza che si apre davanti all'unica chiesa, un mercato coloratissimo di frutta, verdure e cose stranissime da mangiare. vendono di tutto. è immersa nella campagna dove le case al posto del cemento armato hanno fango secco e canne di bambù e dove il tempo viene ancora misurato con la meridiana. la lingua ufficiale non è lo spagnolo ma un dialetto che trascina con sè ancora i semi dell’antico linguaggio maya, la forma di commercio è il baratto, e leggi e le sue osservanze sono decise dal capo villaggio. e sono particolarissime.
tutto gira introno al numero tre. tre campane, tre chiese, tre cimiteri e tre governatori che si alternano senza elezioni ogni tre anni. niente matrimoni, niente battesimi... a chamula sono permessi tutti i culti.
può sembrare una cittadina tollerante ed aperta ma non è così. sono molto chiusi e difficilmente permettono ad un estraneo di un altro villaggio di trasferirsi o di prendere "moglie" o lavorarci. qui c'è ancora il patriarcato. ma a chamula c'è una storiella che dice che l'uomo è il sole e la donna è la luna. allora chi è più coraggioso? la donna. perchè la luna esce di notte.
la terra è della comunità. tutti mangiano e tutti hanno qualcosa da barattare. la comunità, per la comunità è permissima ma guai a rubare o violentare una donna (meno male) a me sembra un posto democratico.
scendendo dalla macchina il primo posto che la vista scorge è inquietante: un cimitero a cielo aperto, con croci di diverso tipo e di diverso colore (nere, blu e bianche). i colori distinguono il sesso del defunto, l’età e il tipo di decesso. ancora una volta sono gli occhi a colpirmi. mi guardano mentre seduti intorno alle croci mangiano, chiaccherano, ridono, a volte pregano...recitano litanie in un a lingua incomprensibile.
non fanno caso a noi anche se da lontano scatto qualche foto. sottovoce chiedo a raul perchè ci sono più croci una legata all'altra. penso ad una tomba comune, di famiglia. non è così. a chamula festeggiano i morti. come in messico, come in tutto il latino america. qui ad ogni ricorrenza aggiungono una croce. mi piace l'idea di ridere insieme ai propri morti e non piangere. è una visione più serena della vita e del distacco.
a 11 km circa, attraversando la collina c'è zinacatan.
l'impatto è meno suggestivo e affascinante. sembra più calmo, sereno. c'è l'immancabile chiesa bianca e fiori colorati per il paese. raul mi porta a case di una famiglia che mi fa assaggiare le tortillas come le preparno loro. ancora sul fuoco. sarà anche la fame allucinante che ho ma sono ottime e saporite. faccio il bis...e anche il tris...sorridono e mi offrono anche da bere!!!
la cosa che mi è sempre piaciuta di questa terra è la luce e il sole. i colori. mi ricordo che quando tornai in italia dopo la mia esperienza lavorativa in messico per mesi non ho più vestito di nero. delle ragazzine stanno correndo sotto il sole con delgi splendidi abiti ricamati e degli splendenti scialli turchesi. qui il grigiore nonsanno neanche cos'è. mi gardo in giro. respiro a pieni polmoni e continuo a camminare.

Nessun commento:

Posta un commento

"non condivido la tua idea ma darei la vita perchè tu possa esprimerla"Voltaire