venerdì 31 luglio 2009


quando la felicità ci viene incontro non è mai vestita come pensavamo. spesso ci passa accanto silenziosa e non sappiamo riconoscerla.

Romano Battaglia, Un cuore pulito

mercoledì 29 luglio 2009

i misteri delle relazioni

quando la vita ti mette di fronte a scelte difficili a situazioni che fai fatica a comprendere..quando forse tutte le tue forze stanno per finire ti rendi conto della fortuna che hai ad avere un compagno intelligente. forte, solido. la vita con giovanni e' una continua scoperta e conferma della fortuna che ho avuto ad incontrarlo. passano gli anni (ormai 8 mamma mia!!!) e il nostro rapporto si fortifica sempre di piu'. e' come se, invece di annoiarci, di abituarci l'uno all'altra scopriamo ogni volta qualcosa di nuovo che ci unisce e che ci fa dire; ne sta valendo la pena!!! mi chiedo spesso cosa fa in modo che una storia continui e l'altra no. quali sono i meccanismi che portano due persone adulte a decidere di viversi a vicenda e altre invece a decidere di smettere. palando per luoghi comuni sappiamo tutti che per mandare avanti una relazione ci vuole, impegno, entusiasmo, onesta', passione... tante belle parole che per molti non hanno portato a nulla. ho diversi amici intelligenti, belli, con un lavoro solido, indipendenti, ironici, chi piu' che meno.., ma che fanno fatica a continuare un qualcosa che si possa definire relazione. cosa succede tra persone adulte e intelligenti a preferire a rimanere soli piuttosto che impegnarsi in un qualcosa di serio e di esclusivo? passata la voglia, per chi ce l'ha mai avuta, della famiglia a tutti i costi, dei figli per completamento del quadretto idilliaco... perche' non si riesce ad andare oltre? cosa c'e di tanto difficile nel guardarsi negli occhi e parlare? che paura ci puo' essere nel dire vorrei questo, mi piace quello...
vedo ancora molti uomini oltre i 40 alla ricerca della compagna giovane dal fisico perfetto e che, soprattutto, sappia stare al proprio posto senza intralciare la vita gia' complicata del 40enne in questione. e vedo donne, deluse dalla faticosa ricerca dell'uomo sempre attento e passionale che le faccia sentire uniche ed esclusive!!! abbiamo veramente bisogno di questo? spesso mi sono detta: e se finisse con giovanni? sono cosi' difficile, complicata, lunatica, priva di pazienza... esistera' da qualche parte qualcuno che avra' la sua pazienza e la sua lucidita' nel vedere oltre l'attimo di isterismo?? e' davvero cosi' complicato guardarsi veramente?
da diversi anni continuo la mia relazione ricordandomi una frase che mi ha detto un amica: e' talmente difficile incontrarsi, che stare dietro ad inutili puntigli non porta assolutamente a nulla. sembrera' banale ma giorno per giorno continuo cosi'. e allora le scelte non ti pesano. i rimpianti non sai cosa sono e il piatto della bilancia rimarra' sempre in bilico tra il dare e l'avere in un equilibrio che non bisogna mai dare per scontato...

domenica 26 luglio 2009

tutti pazzi per il fabuloso

parlo poco della mia passione per i detersivi. non so da dove derivi e sinceramente neanche mi va tanto di indagare. da sempre, da quando sono uscita da casa di mamma', non mi sono mai mancati detersivi di qualsiasi genere, marca, profumo e colore. non sono mai stata una maniaca dell'ordine e della pulizia. mi ritengo una persona che vive bene nel suo ordinato disordine. che si deve imporre di mettere a soqquadro l'appartamento per le pulizie di primavera o post viaggio...quasi piu' per far ordine e pulizia nella propria mente che nella propria casa. eppure una parte nascosta di me e' attratta e compra detersivi. non e' raro che si possa udire l'eco nel mio frigorifero ma mai negli armadietti sotto la cucina o sotto il lavandino in bagno. luoghi sacri dove vanno ad ammonticchiarsi ogni genere di prodotto.
il mio preferito e' decisamente il detersivo con lo spruzzino. meglio se multiuso!!! secondo a salire sul podio e' il detersivo senza risciacquo per i pavimenti. aroma preferito: limone. da quando mi sono traferita in messico ho scoperto l'enorme amore per il popolo maya per il fabuloso. ebbene si. la psicosi che pensavo personale qui e' estesa all'intera popolazione. ma non per la categoria in genera ma, nello specifico, ad un unico prodotto: il fabuloso. non scherzo!!!
quando ero piccola mi ricordo che si diceva rimmel per parlare del mascara delle ciglia. o si diceva sony per parlare dell'ormani defunto walkman (hay che ricordi meravigliosi con la cassetta registrata dalla radio!!!!!) prima dell'ondata di ogni bendiddio di prodotti per il make-up e degli insopportabili e minuscoli Mp3 i pionieri davano il nome alla categoria. oggi, nel 2009, nella riviera maya se parli di detersivo parli di fabuloso. non hai scelta.
la mania qui pero' va oltre perche' puoi comprare un prodotto alternativo. ma niente da fare le señores storceranno sempre il naso e ti diranno che este producto no limpia bien, sirve el fabuloso.
aprendo l'hotel e potendo sfogare la mia passione ho comprato per testare diverse categorie aromatiche; limone, pino (e qui posso capire la diffidenza; il pino non lo avranno neanche mai visto!)fiori vari.. ma non sono riuscita a convertire la araceli. e cosi nel magazzino la tristezza del monomarca prede il sopravvento sulla diversita' del multibrands!!!!!

giovedì 23 luglio 2009


ho commesso un errore. mi sono seduto al tavolino di un bar all’aperto alle sei del pomeriggio, e ho chiesto un bicchiere d’acqua: perché avevo sete, perché era caldo e perché mi piace l’acqua (anche il vino, ma sopra i trentacinque gradi all’ombra no). dopo qualche minuto, una specie di noemi smagrita mi ha portato un vassoio lungo mezzo metro con sopra: patatine, sedano, carota, arachidi, tartine al formaggio, melone, anguria, ciliegie, cipolline e salse varie. c’era anche la mia acqua, però tonica e con scorza di limone. otto euro, grazie. prego. ma io volevo l’acqua. e’ di quello che abbiamo bisogno.

mercoledì 22 luglio 2009

in abiti eleganti, incravattati o sportivi passiamo la nostra esistenza a correre. verso cosa? credo che saperlo sarebbe almeno una consolazione. ed, invece, non lo sappiamo; certo, pensiamo di saperlo e questo è sufficiente ad innescare il meccanismo a ripetizione, come trottole impazzite. abbiamo perso l’interesse per il sole, per il silenzio, per la paura; abbiamo perso la gioia. perché se ci fermassimo, scopriremmo che non sappiamo davvero dove andare o che non vogliamo più correre. e quella pace, all’improvviso, produrrebbe un rumore assordante in noi. e così continuiamo a correre, a rispettare le scadenze, ad alienarci nei libri, nella professione, a sentirci senza tempo da perdere. 
il punto è: si può davvero perdere il tempo? credo che, al più, si possa mal impiegarlo.
e' vero, ciascuno è libero di decidere cosa è male e cosa non lo è e, dunque, come riempire adeguatamente le proprie giornate. quello che propongo non è, quindi, di rivedere radicalmente i propri valori o le scelte. la sfida che lancio è di fermarsi, di interrompere lo stato di inerte movimento in cui versiamo. 
e di chiederci: perché sto correndo? dove sto correndo? e' una scelta coraggiosa e, vi avviso, probabilmente dolorosa; perché scoperchiare il proprio vaso di Pandora è difficilmente senza conseguenze. superato però lo stato di malessere che inizialmente percepiremo, arriverà la gioia. non istantaneamente, però: qualunque cammino, qualunque catarsi, richiedono del tempo, ma quello, in fondo, sappiamo che non manca. 
e' per questo che la sfida è rivoluzionaria, perché non solo vi chiedo di fermarvi, ma anche di sprecare alcuni istanti del vostro prezioso tempo. come se in realtà fosse nostro! accettata anche questa provocazione, scoprirete di aver trascurato, per chissà quanto, la parte più vera di voi: l’anima. cercatela, a lungo se necessario; quando inizierete a risentirla, la mente tornerà ai giochi dell’infanzia, ai segreti con gli amici, al primo bacio. 
tornerete all’essenza del vostro io, alla semplicità dei momenti in cui non pensavate minimamente a correre (o, peggio, a scappare), dove ciò che contava era Qui ed Ora. trovare questa meravigliosa parte di voi, che giace in un piccolo angolo, così pura, così al riparo dal resto, così vostra, sarà la miglior ricompensa alla corsa, “alle coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.” (cfr. tratto da “Ho sceso dandoti il braccio” di Eugenio Montale). come il poeta, anche il mio viaggio dura tuttora; badate, ho parlato di viaggio, non di corsa: neanche io so a cosa approderò, quando e con chi, però ho maturato, ormai, la consapevolezza che ci si può fermare senza che il mondo crolli, senza penalità nella gara. anzi, ci si deve fermare e richiudere nel proprio io. quanto troverete nel silenzio, nelle domande profonde, in voi, sarà una tappa del viaggio. “Viaggio verso l’anima” di Mariangela La Pastina www.rivistahydepark.com

sabato 18 luglio 2009

arrivi e partenze..riflessioni

mi ripeto con la consapevolezza di farlo... 
tantissime cose succedono che non riesco a fermare su carta..ops..sul web!!! dopo la partenza di alice e dennis ci sono stati una serie di arrivi; la stefi, mio padre, la cri e oggi arrivano alice ed andrea... in un momento in bilico per l'hotel abbiamo al nostro fianco degli affetti importanti... ho letto adesso il commento di giovanni. come si dice: non e' per darti sempre ragione..ma cavoli: sono completamente d'accordo con te!! 
la nostra forza e' quella di credere che il mondo sia sempre milgiore di come a volte ci si presenta e di come l'essere umano lo vuole plasmare. credere nei progetti, nell'entusiasmo, guardare le persone ed ascoltarle, chiunque esse siano e' ancora un atto importante e raro in una societa' sempre piu' razzista e arrabbiata!!! abbiamo trovato la nostra terra, la nostra gente e qui volgiamo stare. non ci interessano i fronzoli e le parole. vogliamo ascoltare il rumore della natura e guardare l'azzurro del cielo e del mare...
in un paese ricco di opportunita', ucciso suo malgrado da scelte internazionali che purtroppo ci obbligano a scelte forzate. faccio cosi' fatica a scrivere...troppe cose affollano la mia mente...
decido di vivere il presente poiche’ il passato e’ troppo fitto e mi impedirebbe di pensare al futuro. questi giorni sono troppo articolati per essere raccontati, nessun bilancio da tirare e talvolta le riserve sono scarse. respirare, nutrirsi, amare, combattere, sognare, reagire, fare sesso, ottimizzare tempo, delirare, piangere, ridere, vivere...
non si passa indenni attraverso l’ammissione del proprio dolore. non si passa indenni attraverso i corridoi del proprio passato, delle scelte forzate, delle strade sbagliate, delle canzoni mai cantate,
o peggio, interrotte proprio quando sentivi che la tua voce avrebbe potuto tentare quella nota alta, irraggiungibile, estrema.

domenica 12 luglio 2009

conosco vite della cui mancanzanon soffrirei affatto, di altre invece ogni attimo di assenzami sembrerebbe eterno. sono scarse di numero, queste ultime, appena due in tutto, le prime molto di più di un orizzonte di moscerini. Emily Dickinson

l'evoluzione delle cose...

siamo ormai a luglio....e la situazione in riviera non e' per niente milgiorata. 
le notizie che continuano ad arrivare dagli operaori del turismo internazionali sono pessime e la concorrenza deille grosse catene sta uccidendo la gia' difficile sopravvivenza dei piccoli alberghi in playa. giovanni e' arrivato e la situazione che ha trovato non l'ha certo reso felice..... averlo qui per me e' semplicemente stupendo ma le difficolta' sono evidenti..per tutti.
le consolazioni del "mal comune mezzo gaudio" in questo caso servono veramente a poco. noi stiamo lavorando al massimo delle nostre potenzialita', promozione continua, contatti... gli ospiti che abbiamo avuto (pochi vacanzieri) tornano ogni settimana ma questo non permette certo una pianificazione. 
siamo preoccupati si...ma di cose belle e di belle persone ne stiamo incontrando e non e' mai stato il messico o i messicani a deluderci fino ad oggi!! il mio compleanno e' passato, e i miei 38 anni sono stati festeggiati (grazie cri per le magnifiche foto..vedi sopra)in modo piacevole e sereno con amici qui in hotel... in quella settimana abbiamo avuto il piacere di avere con noi come ospiti 2 ragazzi italiani molto speciali; Alice e Dennis. sono stati con noi a brindare, siamo andati al mare insieme e abbiamo parlato tanto con loro..e' veramente bello sapere che ci sono ragazzi giovani cosi'!! persone con dei valori, delle cose da dire, dei pensieri e pieni di curiosita'... lo so ,sto facendo un discorso da "nonnetta" ma mi accorgo sempre piu' che molte cose non sono cosi' scontate come crediamo. e che ritrovarsi, palare e conoscersi non e' piacere di molti. 
molte cose, molti eventi scappano via con troppa velocita'..senza avere il tempo di fermarsi e riconoscere la bellezza che c'e' nell'altro..e quante cose ci sono sempre da scoprire e da imparare...
ho tantissime cose da raccontare che non so da dove iniziare...
ho lasciato passare troppo tempo...
una importante.
mio papa' e' tronato in messico e si fermera' fino a settembre. per la prima volta in 38 anni mi ha parlato come ad una persona, e non come ad una figlia. abbiamo fatto dei bei passi avanti insieme il mese che e' stato qui..e sono sicura che ne faremo altri. ha detto che per la prima volta ha visto chi sono e che ha imparato a conoscermi. ha detto che non mi conosceva. 
sono felice. mi ha stupita. dopo molti hanni ha saputo stupirmi veramente. mi ha detto che dopo la mia lettera che gli ho nascosto nello zaino quando rientrava in italia, e' come se gli fosse scattato un click.. e che ha provato piu' volte a prendere carta e penna per scrivermi...in 66 anni non l'aveva mai fatto. non ha mai scritto a nessuno. nemmeno una cartolina. questo e' mio papà.
essere padri e figli non e' mai semplice. non sono madre, ma sono figlia.
ho da 8 anni il privilegio di far parte della famiglia di giovanni e alice... guardare le dinamiche da un altro punto di vista mi ha iautata molto. giovanni e' un grande esempio. e alice e' una ragazza intelligente.
siamo sempre legati a "formalita'" che crediamo assodate ma che non devono essere tali...
credo che, diventando adulti, non dovremmo mai scordare che prima di tutto siamo persone e poi genitori o figli ... credo che il passo piu' grande e' avere la consapevolezza che hai di fronte un essere umano diverso da te. 
una persona con un passato, un vissuto differente. non importa se di 20 o 60 anni. ognuno ha il suo trascorso. ognuno ha dei desideri e delle necessita' che possono non essere esattamente le tue ma non per questo lo fanno essere diverso da te... quante cose, troppe diamo per scontate... e invece non dovremmo mai smettere di guardarci!!! mi accorgo sempre di piu' rileggendomi o facendo attenzione a quello che sottolineo nei libri che la mia attenzione in questa fase della mia vita, la mia ricerca, sta andando in una direzione che sembra disegnata per terra. sto seguento una sola linea...

venerdì 3 luglio 2009

eddie vedder "society" into the wild soundtrack

Per me è un mistero abbiamo un'avidità con la quale abbiamo accettato di convivere pensi di dover volere più di quello di cui hai bisogno finchè non hai tutto non sarai libero società, sei una razza folle spero che tu non sia sola senza di me quando vuoi più di quello che hai, pensi di averne bisogno quando pensi più di quello che vuoi, i tuoi pensieri cominciano a sanguinare penso di dover trovare un posto più grande perchè quando hai più di quello che pensi, hai bisogno di più spazio società, sei una razza folle spero che tu non sia sola, senza di me società, pazza e profonda spero che tu non sia sola, senza di me ci sono quelli che pensano, più o meno, ma il meno è di più ma se il meno è di più, come fai a mantenere il punteggio? significa che per ogni punto che fai scendi di livello è un pò come cominciare dalla cima non puoi farlo... società, sei una razza folle spero che tu non sia sola, senza di me società, pazza e profonda spero che tu non sia sola, senza di me società, abbi pietà di me spero che tu non ti arrabbierai se non sono d'accordo società, pazza e profonda spero che tu non sia sola, senza di me