lunedì 12 aprile 2010

ma ci fa così paura amare?



ma ci fa così paura amare? abbiamo ancora così paura a donarci a questo sentimento così incomprensibile? l’amore fa paura perché è enormemente sopravvalutato come soluzione alla solitudine. forse perché implica mettersi in gioco, perché si pensa che si potrebbe soffrire troppo se l’altro ci lasciasse. sappiamo perfettamente che la paura è il nome che diamo alle nostre incertezze, alla nostra insicurezza che proiettiamo sull’altro che facciamo diventare un nemico pericoloso. allora sogniamo amori idealizzati e perfetti, fuori dal reale; oppure scegliamo persone sbagliate per continuare a emozionarci pur rimanendo autonomi. 

perche anche di questo abbiamo enormemente paura: di perdere la nostra autonomia. ma quale poi? 
autonomi di decidere quando mangiare? 
se andare o no al cinema o ad una cena di natale? 

forse qualcuno di noi ha paura della vita. semplicemente questo. e quindi ci si mette "in due" per proteggersi da essa. 
altri temono l’amore e si accontentano di rapporti distanti, formali, di facciata, in cui si rimane uguali a se stessi...se stessi... in cui non si chiede né a sé né all’altro di mettersi in gioco nel rapporto. è proprio per questo che quando spontaneamente finisce l’eccitazione della novità ci troviamo con la nostra unione vuota, senza niente che ci tenga insieme. e da li la voglia di ricominciare da un'altra parte, di provarne un'altra. di ritrovare quell'emozione che ci ha fattodistrarre dalla nostra vita.

le relazioni d’amore sono decidibili e determinabili? credo che no.
noi umani non ci comportiamo in maniera prevedibile come un tostapane o un’automobile.
per fortuna.
un tradimento può sempre avvenire, una distrazione, un incontro più importante, un brivido improvviso e difficile da lasciare andare. il futuro non è sotto il nostro controllo ma proprio questo è il bello.
vivere per scoprire quello che potrebbe accadere un po' più in la...
diamoci del tempo...
c’è poi un minuto di sospensione tra quello che il futuro ci propone/impone e il nostro arbitrio.
c'è la possibilità di dire ci sto/non ci sto/proviamo di nuovo. purtroppmolto spesso non siamo consapevoli che non ci sono rischi nell'amare.
non siamo consapevoli che rischiamo meno che nello stare in una relazione senza amore, che può deprimerci in maniera irreversibile...lentamente.
decidere di amare, di lasciarsi andare al sentimento ha invece vantaggi incommensurabili. abbiamo la possibilità di evolvere e maturare.
abbiamo la possibilità di imparare a chiedere, rispettando noi stessi.
e se l’altro se ne va,
se ci manca di rispetto,
se ci offre solo briciole,
se tenta inconsapevolmente o meno di farci del male,
se...se...
noi abbiamo noi stessi su cui contare, sempre e comunque. e questo non dobbiamo dimenticarlo e non è un ripiego. possiamo e dobbiamo contare sul nostro cuore. sulle nostre risorse e sulle nostre debolezze. purché siamo onesti con noi stessi.

ci diciamo chi e dove siamo, cosa dobbiamo migliorare, come possiamo adattarci di più alla vita. non è sulla certezza che si basa l’amore ma sull’investimento che implica curiosità verso l’altro, disponibilità a mettersi in gioco e a investire su progetti comuni, quelli che ci permettono di ballare, cantare, piangere, ridere...insieme.