Ci sono posti che li senti d'istinto. A volte anche solo dal
nome. E allora non basta una bella giornata di sole o una giornata di pioggia
non si deve trasformare in una scusa. Non è il tuo posto.
A SLP non gli ho dato
grandi chance, colpa anche il forte attacco di cervicale della mattina. E
allora ho cercato solo un hotel con un letto comodo e dei cuscini perfetti e
una doccia con una super pressione dell'acqua.
Il giro d'ispezione è stato
decisamente superficiale dedicato mas que nada a trovare un mercato dove
comprare frutta per la colazione e per il viaggio di domani che, nella mia mente, già
si sta creando il suo bel posticino.
Dopo l'ennesima chiesa francescana e
il terzo museo delle maschere decido che il mercato sia decisamente più
interessante e confacente alle mie esigenze. E allora lo spirito del
viaggiatore ti aiuta e ti viene in soccorso e mentre ti fermi per chiedere
indicazioni,e non riponi molte aspettative nella risposta, incontro una
carinissima signora che decide di accompagnarmi.
Inutile il mio tentativo di
farla desistere no quiero molestarla, ha borsa a tracolla e le mani impegnate
con due borse della spesa....e insiste. Lei ha studiato italiano l'anno prima,
ma poi il corso è stato cancellato per defezioni. Ha iniziato per caso,
l'Italia le è sempre piaciuta, poi un giorno passa d'avanti alla casa
della cultura e vede l'annuncio: 3 mesi 1.500pesos. E così comincia. Devo
ammettere che la signora ha un ottima memoria e così per i 10minuti di percorso
chiacchieriamo in in italiano.
Comprata la frutta e lo yogurt, ed esaurito i corridoi del mercato al coperto, decido di ritornare in hotel per
testare la pressione della doccia e decisa a non alzarmi dal letto fino
all'indomani son già proiettata al deserto. E poi la mia consueta indecisione
prende il sopravvento ed esco.
Scatto una foto prima di entrare in ascensore
(sono all'ottavo piano. E' anni che non dormo così in alto. Non è vero NYC...vabbè allora diciamo in Messico) e te la
mando.
L'aria perfetta mi risveglia l'animo e cammino senza direzione e zenza
meta aspettando di farmi convincere da qualche ristorante ad entrare. E' strano
ma non ho molta fame. E poi sento suonare decisamente molto bene una canzone
dei Red Hot Chily Pepper, coi titoli non sono mai stata molto brava,
sorrido, avanzo...mi fermo...torno indietro...ascolto. Suonano troppo bene e mi
è tornata la fame, anche se so he non mi è mai andata via.
Sono proprio bravi ma, sfortunatamente, la Casa del Rock non da da mangiare e allora
aspetto la fine. Canticchio tra me e me e ricomincio a gironzolare. E' la notte
della musica, sono su questa onda; Manu Chau, cerveceria y restaurante. Este es
mi lugar.
Lo spiritello del viaggiatore ha consigliato bene scelgo un
riquissimo portobello con queso panela e un burrito...sorseggio birra e
ascoltando le parole di Manu Chau mi torna l'ispirazione.