Mi stavo godendo la pausa pranzo dopo un tuffo in piscina e mi sono collegata al sito di la Repubblica per leggere le notizie italiane e tenermi aggiornata sul bel paese. E purtroppo ancora una volta chiudo il collegamento disgustata da quello che leggo.
"Calabresi assassino, Pinelli assassinato. Nessuna pace con lo Stato": questa la scritta firmata dalla Federazione anarchica Fai, è comparsa sui muri e le serrande di tre sedi torinesi del Pd e del quotidiano La Stampa di cui, da pochi giorni, Mario Calabresi, figlio del commissario ucciso, è direttore.
Non sono sorpresa, non sono indignata…le parole esatte non le conosco e credo non rientrino nel mio vocabolario. L’ignoranza e l’ottusità continuano a dilagare nel nostro paese e il non informarsi sulla storia e sul presente è ormai pratica comune.
Questi esseri, e già credo di dargli fin troppo onore, che si definiscono anarchici (ma sanno poi cosa significa essere anarchici?) se hanno deciso che non vogliono vivere in e con lo stato che li governa e che dovrebbe, dovrebbe, dettare delle leggi che dovrebbero rispettare anche loro perché non si isolano in qualche parte del mondo dove le grandi distese non mancano? Perché continuare a lasciare messaggi da vigliacchi sui muri dei palazzi invece che prendere la parola pubblicamente, farsi vedere, farsi riconoscere e dire ciò che pensano?
E perché la stampa ancora una volta aiuta questi individui nel loro egocentrismo dandone risalto a livello mediatico nazionale? In un comunicato il Fai spiega: "Le scritte sono comparse sulle mura del partito di Napolitano che riscrive la storia mettendo sullo stesso piano carnefici e vittime". Perché lasciargli spiegare, dargli la parola. Forse nel mio piccolo lo sto facendo anche io. Anche io sto commettendo lo stesso errore ma vorrei che tutte le persone che come me sono stanche, disgustate, schifate….parlino, dicano qualcosa, anche al vicino di casa. Al signore che gli sta seduto al fianco sull’autobus, agli amici del bar e della palestra…non voglio credere che ancora in italia ci sia gente nata prima delgi anni 70 che non sappia, che non si sia informato e che non riesca ad urlare come stanno le cose. Credo che se neanche con dei grandi esempi di intelligenza e di umanità come quello che ci hanno dimostrato in questi anni le famiglie delle vittime, di destra e di sinistra (come odio le etichette!!!) non si riesca ad andare avanti e migliorarsi credo che l’italia (e continuo anch’io a scriverla in minuscolo) non riuscirà più a rialzarsi.
Che schifo! articolo La Repubblica
Nessun commento:
Posta un commento
"non condivido la tua idea ma darei la vita perchè tu possa esprimerla"Voltaire