ci sono ritornata. sono in messico. in quesa terra è come essere a casa...solo più tranquillità. in effetti sì, qui sono più tranquilla. magari perchè sono lontana da casa? forse. non importa. la tentazione di accendere il telefono e controllare i messaggi, di vedere se è tutto a posto è forte. ma non lo faccio.
questo è il mio tempo.
ho ricominciato ad andare dall N perchè sentivo che non riuscivo più a tenere il controllo. di nulla. la malattia di mio padre mi sta facendo impazzire insieme a lui. ma c'è una grande differenza oggi tra noi due: io voglio vivere.
l'istinto, l'odio, l'aggressività che riesce a tirarmi fuori è così grande che ho dovuto chiedere aiuto. ho dovuto in qualche modo trovare qualcuno che mi insegnasse a fermare tutto questo...in qualche modo.
mi dispiace per cristian. mi sembra di averlo lasciato solo...ma so che lui sa che non è così. domani con gio torniamo a vedere il nostro piccolo pezzo di sogno. sono felice. è incredibile come il mio corpo non voglia abbandonare questa terra. ci sarà qualce cosa dentro di me, un antenato forse, che mi richiama da queste parti. 

mi piacerebbe girarla senza meta questa terra messicana. senza tempo.
lasciandomi guidare dall'istinto e dal cammino.
sin dalla prima lettura che parlava di messico. dal primo libro di pino cacucci, ho capito, sentito che questa era la mia terra. il mio posto per trovare me stessa.
certo la strada non è sempre così semplice e lineare...in un momento della mia vita dove molte cose intorno a me si stanno sgretolando. la paura più grande è sempre quella di allontanare giovanni con tutto questo mio tormento. è un uomo molto forte. stabile ma anche incredibilmente fragile. ma so che mi ama. ha imparto a farlo. e continua giorno per giorno.
spesso, mi domando il perchè o cerco delle risposte che però non arrivano mai. sarà forse questo il segreto? mi si spezza il cuore quando lo sento impotente di fronte all'uragano delle mie emozioni. vorrei correregli incontro e riuscire a giuragli che diventerò una persona prevedibile, mite ed estremamente semplice...ma non posso mentire a me stessa e con lui non ci riuscirei mai.
c'è una frase in un libro di arthur miller; vorrei fargli un buco in testa per vedere il fiume che ne potrebbe uscire.. giovanni è molto più crudo e vero nel comunicare le sue necessità, di vedere dentro le persone. di guardarmi.
io lo amo così.
con la curiosità di rovistragli dentro.
e con la presunzione di spingerlo un po' più in la delle sue calcificate convinzioni.
le sue parole di ghiaccio.
lo amo perchè ha una dolcezza speciale che lo spavena sempre un po'.
e mi fa divertire.
mi fa ridere.
rido tantissimo con giovanni.
credo che per certi versi abbiamo delle affinità elettive.
altrimenti non saremmo mai ma i riusciti a camminare insieme così a lungo.
insieme impariamo di volta in volta qualcosa.
insieme.
entrambi sbattiamo contro dei muri giganeschi e poi cerchiamo timidamente di tirarli giù.
ognuno a modo suo.
non è facile. ma noi siamo fatti così.
instancabilmente fedeli a noi stessi e con il grande desiderio di abbandonarci nelle braccia dell'altro.
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