la giornata sta finendo..sono le 23.26 e alla radio ascolto l'oroscopo del 5 giugno su radio capital...
oggi e' stata giornata molto difficile vorrei che fosse gia' domani con una lucidita' migliore e con delle decisioni gia' prese. ma purtroppo non e' cosi'.
la sensazione che sto provando e' molto strana.
quello che piu' mi fa arrabbiare e' incontrare persone che parlano sempre dall'alto del piedistallo dorato che si sono costruite e che, onestamente vedono solo loro.
piu' che un piedistallo io sotto i piedi di quelle persone vedo uno sgabello di legno sgangherato.
i sapienti, coloro che tutto sanno e che volgiono dispensare ai piu' i loro saggi consigli mi hanno sempre dato un certo prurito. purtroppo queste persone esistono in ogni parte del mondo..ma ancora una volta, per quanto mi riguarda, provengono sempre dal caro vecchio continente!
questa notte non dormiro'.
clienti che sono usciti e faranno tardi.
pensieri.
la partenza di mio padre.
ha deciso di rientrare a milano.
in questi giorni sto leggendo diverse cose.
3 libri contemporaneamente. un saggio.
l'ultimo libro di Calabresi.
il saggio di scalfari e un libro che mi ha lsciato monica sulla vita starordinaria di una donna africana...dopo controllo titolo ed edizione...
tutti parlano del coraggio di ricominciare.
della decisione che ad un certo momento della tua vita devi prendere per non soccombere.
per non cadere nell'oblio.
il suo libro parla di storie americane e dell'attitudine che ha quel popolo di reinventarsi, di rimettersi in gioco.
e poi c'e' l'africa.
quella nera.
quella degli stati che non sappiamo trovare sulle cartine.
dove ancora, ogni giorno accadono atrocita' e che i media occidentali fanno finta di non vedere... in quel continente abbandonato, c'e' la storia di una donna meravilgliosa tenace e infinitamente dolce che diventa la madre di 20.000 bambini scampati dall'orrore del macete, degli stupri, della violenza dell'uomo sull'uomo.
leggendo le loro storie, alla fine di giornate difficili e combattute come posso dirmi esausta.
come posso dirmi che cosi' non si puo'...
non importa quante volti cadi. quello che conta e' la velocita' con cui ti rimetti in piedi.
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